martedì, 09 Dicembre 2008
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Donazione Artistica Mons. Gino Bortolan

Con atto firmato a Treviso, Fondazione Cassamarca ha ricevuto da Mons. Bortolan una donazione in opere d’arte e manoscritti del valore di oltre un milione di Euro

 

Si tratta della seconda donazione effettuata da privati in favore di Fondazione Cassamarca, dopo quella della signora Marilena da Re Tomasi che ha donato, alcuni anni fa, la sua Villa in Tarzo per farne sede di attività culturali.

Anche questa donazione è stata effettuata con lo spirito di conferire dei beni ad un Ente che si è sempre distinto per impegno in favore della tutela e della promozione dell’arte e della cultura.

Monsignor Bortolan, che vanta origini trevigiane (discende infatti dalla famiglia che ha dato il nome a Palazzo Bortolan che ora fa parte del complesso Universitario a Treviso), ha donato alla Fondazione Cassamarca il patrimonio di libri e opere d’arte che si è costituito nel corso dei decenni in relazione alla Sua attività culturale e artistica.

La collezione comprende centocinquantotto tele di pregio varie, di autori italiani del ‘900, tremiladuecentoventidue monografie, di autori vari, aventi ad oggetto la pittura artistica in genere e una collezione di duemilanovecentoquindici  litografie, stampe e disegni, tutti di pregio di autori vari.

Monsignor Gino Bortolan, un simpatico e gentile  signore di novant’anni, è un personaggio noto a Venezia perché, tra i molti incarichi, è stato direttore del Museo d’arte Sacra; è Rettore di Santa Maria del Giglio ed è stato punto di riferimento di gran parte degli artisti che hanno vissuto e frequentato Venezia negli ultimi  60-70 anni.

Sulla genesi della parte del patrimonio riferito alle opere d’arte, Mons. Bortolan ama ricordare che lo stesso è venuto configurandosi lentamente nel tempo, e pressoché esclusivamente con atti di donazione dei singoli artisti che ha conosciuto nei diversi e alterni momenti della loro vita sia personale che artistica.

Sotto questo profilo la “Donazione Artistica Monsignor Gino Bortolan” non costituisce l’equivalente di una classica collezione privata (che in genere presuppone un progetto e una disponibilità finanziaria finalizzata alla sua realizzazione), quanto una  grande testimonianza delle molteplici correnti artistiche che hanno attraversato, dagli anni quaranta del secolo scorso fino ad oggi, la città di Venezia ai diversi livelli (Biennale, Accademia, Musei, Mostre private etc.).

Nello specifico la donazione è formata da oltre 3.000 opere d’arte costituite da tele, disegni, tempere, acquarelli, incisioni, litografie etc. nelle quali è rappresentato (anche in graffito e in astratto) un universo di soggetti quali: Venezia, la figura umana, la natura, il paesaggio, il lavoro, la montagna, il mare etc., e i cui autori (che Monsignore ha conosciuto personalmente) sono artisti quali: Vedova, Fontana, Santomaso, Guttuso, Seibezzi, Cherubini, Guidi, Selvatico, Gambino, Novati, Plessi, Gaspari, Boscolo Natta, Sironi etc.

E’ appena il caso di accennare alla stretta correlazione che sussiste tra le due parti della donazione e al grande potenziale di valore documentale e culturale che si rende disponibile all’attività di studio e ricerca sull’arte veneziana e veneta del secolo scorso.

Da questa consapevolezza nasce l’orientamento, prima, e la decisione, poi, della Fondazione Cassamarca di acquisire e valorizzare i materiali che costituiscono la donazione. Alla fase di acquisizione delle monografie e delle opere d’arte seguirà, infatti, quella di catalogazione e classificazione che consentirà, nell’arco di due anni, la messa in rete di un catalogo che potrà essere consultato, attraverso molteplici modalità, da studiosi, ricercatori e studenti .

La Fondazione, inoltre, favorirà tutte le forme di pubblicizzazione, circolazione e visibilità delle opere (mostre, convegni, seminari etc.) nonché la loro consultazione per lo studio e la ricerca. Su questa linea si pensa di istituire un premio Monsignor Bortolan che verrà assegnato a chi presenterà un elaborato, una tesi, una monografia o un saggio  degni di rilievi e di originalità.

La Fondazione, nei prossimi mesi, manifesterà pubblicamente la  sua riconoscenza a Monsignor Bortolan facendo conoscere alla trevigianità, attraverso una mostra, che si terrà a Palazzo Bortolan, un’ampia selezione delle opere di maggiore prestigio e significatività artistica presenti nella donazione.


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