Il Consiglio di Indirizzo e di Programmazione della Fondazione Cassamarca ha approvato oggi all’unanimità il Bilancio Consuntivo e di Missione 2017 predisposto dal Consiglio di Attuazione e Amministrazione nella seduta del 4 maggio scorso.
Il Bilancio evidenzia:
· Entrate dell’Ente per 8,044 milioni di Euro riferiti alla gestione degli asset finanziari e, marginalmente, alla gestione degli immobili della Fondazione. Dalle entrate è completamente assente l’apporto della partecipazione nella conferitaria Unicredit, che non ha distribuito dividenti nel 2017;
· Oneri di gestione per 5,683 milioni di Euro, di cui 3,501 da gestione corrente. Il dato conferma l’ulteriore contrazione rispetto agli esercizi precedenti per effetto del proseguimento delle attività di spending review intraprese dall’Ente che, dal 2010 ha più che dimezzato i propri costi. L’importo ulteriore di 2,182 milioni di Euro è riferito alla quota di ammortamento relativa ai Diritti di Concessione per gli immobili Teatro Comunale di Treviso ed ex Convento di S. Francesco a Conegliano.
· Imposte e tasse per complessivi 372 mila Euro.
· Le erogazioni complessive ammontano a 6,560 milioni di Euro, di cui 960 mila per delibere d’esercizio, a cui va sommata l’attività erogatrice svolta attraverso la società strumentale Teatri e Umanesimo Latino Spa, pari a 3,418 milioni di Euro, e la quota di 2,182 milioni di Euro relativa ai Diritti di Concessione. La necessità erogativa è generata in larga parte da impegni vincolanti (Convenzioni) assunti dalla Fondazione in precedenti esercizi e per i quali sarà possibile giungere a una revisione concordata finalizzata al loro ridimensionamento in termini di spesa solo nei prossimi esercizi, auspicando il coinvolgimento di istituzioni pubbliche e private espressione del territorio. Nell’ambito dell’attività erogatrice istituzionale si ricordano anche il Progetto Casa dei Carraresi e il Progetto Archivi Contemporanei di Storia Politica e Sociale, entrambi rientranti nel filone arte e cultura. In questo stesso filone ricade anche l’impegno dell’Ente per mantenere la funzionalità e la valorizzazione di importanti immobili storici di proprietà.
Questi dati permetterebbero di chiudere il Bilancio 2017 della Fondazione Cassamarca in sostanziale equilibrio al netto delle componenti straordinarie.
Tuttavia, gli Organi di Fondazione, considerando che l’evoluzione dei mercati finanziari, negli anni successivi alla crisi iniziata nel 2008, ha dimostrato una capacità di recupero altalenante delle disastrose perdite emerse in quegli anni, hanno valutato che non vi sono oggi elementi che consentano di ipotizzare una ripresa di valore di alcuni cespiti mobiliari in tempi ragionevoli e/o sufficientemente certi.
In particolare, gli Organi di Fondazione hanno preso atto di una situazione di criticità specifica e perdurante del settore bancario italiano. Pertanto, relativamente alla partecipazione nella Conferitaria Unicredit Spa, nell’ambito delle valutazioni di fine esercizio, hanno ritenuto di effettuare una sostanziosa svalutazione in un’ottica di massima prudenza e in considerazione di possibili mutamenti nella prospettiva di detenzione della partecipazione.
Nel 2017, la Fondazione Cassamarca, in occasione dell’aumento di capitale realizzato da Unicredit nel mese di febbraio, per la prima volta ha ritenuto di non seguire la Conferitaria nell’aumento di capitale, provvedendo, invece, alla vendita dei diritti di sottoscrizione, dovendo così annotare una svalutazione di oltre 70 milioni di Euro, di cui il Bilancio consuntivo 2017 ha dovuto tener conto.
Inoltre, considerando la bassa redditività del titolo Unicredit, a fine esercizio è stata effettuata una svalutazione per complessivi 53,748 milioni di Euro sulla partecipazione in Unicredit, che è stata iscritta sulla base del criterio del cosiddetto “valore di libro”.
Si ricorda che il valore unitario delle azioni Unicredit, tenendo conto dei fattori di rettifica, è passato da circa 210 Euro del 2008 agli attuali circa 17 Euro.
E’ doveroso sottolineare in questa sede che i principi di prudenza, che hanno caratterizzato la gestione della Fondazione in questi anni, avevano portato in precedenza alla costituzione di una cospicua riserva patrimoniale, che consente ora di coprire abbondantemente queste svalutazioni. Esse sono state, infatti, imputate alla Riserva da rivalutazioni e plusvalenze per circa 129 milioni di Euro, portandola a una consistenza di circa 83 milioni di Euro.
I medesimi principi hanno guidato gli Organi a queste ulteriori svalutazioni:
1. svalutazione delle società strumentali per complessivi 45,506 milioni di Euro.
Di questi:
– 39 milioni di Euro riferiti ad Appiani 1 Srl, legati a una possibile perdita di valore di alcuni specifici asset immobiliari per progetti non realizzabili nel breve periodo. Resta in ogni caso salvaguardato, anche per questa società strumentale, il valore complessivo del patrimonio immobiliare, che ha consentito di conservare il patrimonio dell’Ente in anni di crisi dei mercati finanziari;
– 27 mila Euro riferiti alla Tenuta Ca’ Tron Spa in liquidazione;
– 6,479 milioni di Euro riferiti alla Teatri e Umanesimo Latino Spa. Tale perdita è anche in tal caso largamente influenzata (oltre 3 milioni di Euro) dalle mutate prospettive sul titolo Unicredit, di cui questa società deteneva un significativo pacchetto azionario. La residua quota di perdita è riferita all’attività erogatrice istituzionale che la Fondazione gli ha affidato;
2. Nell’ambito delle altre immobilizzazioni finanziarie, l’Organo ha valutato di effettuare alcune svalutazioni di carattere prudenziale relativamente ad altri assets detenuti in portafoglio; anche in tal caso in considerazione delle prospettive di recupero dei mercati finanziari, che sembrano aver esaurito buona parte della loro spinta propulsiva. Tali svalutazioni hanno inciso per circa 10,163 milioni di Euro.
Al 31.12.2017, dopo le valutazioni effettuate, il Patrimonio netto dell’Ente risulta pari a Euro 308.422.598, già al netto del disavanzo conseguito nell’esercizio 2017, che è pari a 53,296 milioni di Euro.
La Fondazione Cassamarca, conclusa questa fase di revisione del Bilancio, è attualmente impegnata nella stesura di un Piano Triennale volto a dare continuità alle proprie attività nel territorio.