Per una riscoperta di Romano Guardini
29 gennaio 2021, ore 18:00
Roberto Scevola, docente di Diritto Romano all’Università di Padova, è il relatore del prossimo appuntamento de “I Venerdì della cultura”.
Tema dell’incontro sarà: “Per una riscoperta di Romano Guardini”.
Nel pieno rispetto delle disposizioni di contenimento del Covid, la conferenza sarà in diretta streaming, collegandosi alla pagina Facebook della Fondazione Cassamarca e sarà possibile poi rivederla sul canale YouTube di Fondazione Cassamarca accedendo direttamente dal sito: www.fondazionecassamarca.it.
Il progetto è sostenuto dalla società Carlo Alberto Srl.
L’appuntamento è alle ore 18.00.
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Nato a Verona nel 1885, ma tedesco di formazione, Romano Guardini ha assunto un rilievo di spicco all’interno dello scenario filosofico nella prima parte del Novecento: sacerdote cattolico e teologo di vaglia, è stato fra i protagonisti del rinnovamento culturale registratosi in Germania dopo la Prima guerra mondiale, partecipando a un vasto dibattito di cui il suo ‘dialogo’ con Carl Schmitt ha rappresentato negli anni Venti uno dei momenti apicali. Pur avendo fatto dell’insegnamento universitario e dell’impegno pubblico per la formazione della gioventù le ‘passioni’ della propria vita, mantenne sempre un atteggiamento schivo e riservato, che gli avrebbe impedito – diversamente da Schmitt, Heidegger o Kelsen – di assurgere agli onori delle cronache. Autore di profonde analisi sulla condizione dell’uomo moderno e di un’originale lettura della realtà in termini di ‘opposizione polare’, ha individuato precocemente le radici concettuali del nazismo combattendone il regime; fiero assertore dell’unificazione europea su basi cristiane, ha poi fornito – con Joseph Ratzinger – notevoli contributi alla svolta ecclesiale sfociata nel Concilio Vaticano II, rifiutando poco prima della scomparsa (avvenuta nel 1968) l’elevazione alla dignità cardinalizia da parte di Paolo VI.
Roberto Scevola
Laureato in Scienze Politiche, Giurisprudenza e Storia, nonché Dottore di Ricerca, insegna Diritto Romano nell’Università di Padova. Convinto assertore della Buildung come esigenza di formazione permanente e completa, ha trascorso prolungati periodi di ricerca presso l’Università di Monaco di Baviera; molto concentrato sui fenomeni collaterali al diritto, si è inizialmente occupato di pensiero politico sotto la guida di Gianfranco Miglio presso l’Università Cattolica di Milano. Autore di cinque monografie romanistiche, tra cui un volume in due tomi sugli aspetti giuridici dell’utilitas publica, ha pubblicato numerosi saggi e contributi, alcuni dei quali direttamente afferenti alla modernità: in particolare, Mandela. Dall’ombra del patibolo alla luce della giustizia (2019) e Norimberga. Il processo (2020). Sta ora svolgendo, fra gli altri, uno studio sull’ideologia dei circoli di opposizione al nazismo durante la Seconda guerra mondiale.