A partire da domenica 3 aprile, Casa dei Carraresi ospiterà una mostra dedicata a Domenico Boscolo Natta (Chioggia 1925-Piombino Dese 2002).
La rassegna è parte di un progetto espositivo che coinvolge più sedi, giacchè l’artista fu un significativo rappresentante di tutto quel territorio che va dal Garda al Tagliamento. Si tratta di una celebrazione di una cultura creativa dai connotati molto chiari, legati alle origini storiche e cromatiche della laguna e dei suoi rapporti con l’Oriente. Il talento di Bosco Natta, l’autenticità e la fedeltà del linguaggio alla visione interiore del Maestro, unico nel contesto pittorico veneziano di allora, non restarono in quegli anni indifferenti all’Opera Bevilacqua La Masa, che nel 1956 gli assegnò lo studio presso Palazzo Carminati e, negli anni successivi, gli organizzò numerose personali presso l’omonima galleria, invitandolo puntualmente anche alle più importanti rassegne di quel periodo (1955/1986).
Boscolo chiude così, idealmente, una pagina storica legata al colore, che da sempre rende la pittura veneta riconoscibile nella storia dei grandi stili, maturata idealmente con Giorgione e, nei secoli successivi, evoluta con artisti come Gian Battista Tiepolo e Canaletto, per approdare al Novecento con figure profondamente legate al cromatismo lagunare e ai paesaggi dell’entroterra veneto, riconoscibili in Gino Rossi nella prima metà del secolo scorso e in Domenico Boscolo Natta nella seconda metà.
La mostra antologica è organizzata nella ricorrenza del 20ennale della sua scomparsa.
Lavorare per rendere possibile questa rassegna, per gli organizzatori, “significa lavorare per questa nostra terra e per le nostre future generazioni, un po’ come successe secoli fa con gli artisti valorizzati dalla Repubblica di Venezia, grazie ai quali oggi godiamo di un’eredità che ci ha lasciato cultura e possibilità di un turismo non indifferente nelle nostre meravigliose città d’arte”.