Cà Zenobio spalanca i suoi cancelli per offrire cinque serate estive al parco, che coniugano cultura, musica e sapori in un contesto naturale di eccellenza.
“Le serate al parco. Musica e sapori” è il titolo della rassegna voluta dalla Fondazione Cassamarca per arricchire l’offerta culturale estiva in città.
Il luogo è il parco della seicentesca villa Cà Zenobio, situata in via santa Bona a Treviso, che accoglierà un calendario appuntamenti con la musica accompagnati da una cena a cura di Paolo Lai.
Il programma prevede cinque serate, dal 25 luglio al 5 settembre, con inizio alle ore 20. Il tutto a distanza di sicurezza e con l’osservanza delle norme anti Covid in vigore.
In caso di maltempo, l’evento si svolgerà ugualmente e sarà ospitato nella barchessa della Villa.
Il costo di ogni evento, che comprende il concerto e la cena è di 75 Euro.
Ogni serata avrà un menù diverso.
Per info e prenotazioni si può contattare il numero 0422-513100 (dalle 8 alle 17) o scrivere all’indirizzo mail seratealparco@fondazionecassamarca.it
Le prenotazioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti e comunque entro le ore 10 del giorno che precede l’evento.
Programma
25 LUGLIO
Alle ore 19.45, prima del concerto, avrà luogo la consegna dei diplomi agli allievi del “Paradiso del Talento”
Quartetto d’archi Les Fleurs
Elena Nicoletti, Elena Cardin, violino
Margherita Murgia, viola
Alessandra Juvarra, violoncello
Programma:
Palladio (Karl Jenkins), Stand by me (Ben E. King), Nuovo cinema paradiso (Ennio Morricone), Flying kite (Paolo Vivaldi), Concerning Hobbits (Howard Shore), Tango (Goran Bregović), Libertango (Astor Piazzolla), Por una cabeza (Carlos Gardel), El tango de Roxanne (“Roxanne”, vers. film Moulin Rouge), Braveheart theme (James Horner), New York New York (John Kander), The best of Abba (Ted Ricketts)
Le Fleurs sono quartetto di ragazze diplomate nei conservatori di Padova e Venezia che ha scelto la parola francese fleurs per far risuonare con 16 corde una grande varietà di profumi e colori. Cresciute con la musica classica, amano sperimentare generi musicali diversi, quali colonne sonore e trascrizioni di canzoni pop e rock. Hanno arrangiato brani di cantautori emergenti come Marco Cocci e collaborato con ballerini e attori quali Arianna Porcelli nello spettacolo Tumorismo. In questo momento si stanno dedicando a un progetto di musica popolare veneziana trascritta per quartetto d’archi, in vista della partecipazione al festival francese Escale à Sète. Hanno suonato al teatro Verdi di Padova e in occasioni prestigiose quali il Salone Nautico, il Salone del Mobile e la Semaine du Golfe a Vannes.
30 LUGLIO
Ensemble vocale e strumentale El Melopeo
Carolina Putica, flauti dolci
Martina Baratella, viola da gamba
Chiara de Zuani, clavicembalo
Luca Ranzato, violino barocco
Programma:
Georg Philipp Telemann, autodidatta in campo musicale, attivo principalmente a Francoforte e ad Amburgo, fu lavoratore infaticabile. Nelle sue composizioni Telemann persegue fini diversi rispetto ai suoi contemporanei: non l’esaltazione della tecnica contrappuntistica o dell’arte del cantabile, ma l’ambientazione “sentimentale” dell’opera.
Nuove spinte espressive urgono alla porta, e ciò che per Bach era l’eccezione in Telemann diventa la regola; frequentissimo è l’impiego di didascalie espressive quali affettuoso, soave, dolce, persino contento, mentre nella dinamica s’insinuano i motivi del nuovo “gusto” tendente a manovrare non solo affetti, ma anche effetti.
La musica di Telemann è la musica della borghesia illuminata, attenta ai valori della cultura de essa stessa forgiatrice di cultura, non più sottomessa alle speculazioni dell’aristocrazia.
A Telemann importa la colorazione della cellula originale; cosi’ la sua musica e’ spesso un’invenzione pittorica, timbrica, un manifesto di arte della strumentazione, un campionario di soluzioni ritmiche.
Con questo programma vogliamo mettere in luce la profonda conoscenza da parte del compositore tedesco degli strumenti che costituiscono l’organico di questi brani. Le differenti peculiarità di ogni strumento vengono rispettate ed evidenziate secondo le molteplici “personalità” timbriche, dinamiche e tecniche, sfruttando l’interezza della sua estensione ed espressione. Molto attenta, da parte dell’autore, anche la scelta delle tonalità, tutte particolarmente adatte agli strumenti solistici. Il movimento delle parti è realizzato con elegantissimo gusto, e con particolare attenzione all’andamento della linea del basso, il quale andava assumendo sempre più un peso cruciale.
Per questo motivo, la grande perizia nel “concertare” gli strumenti costituisce certamente uno dei dati più evidenti all’ascolto.
Sonata in la minore per flauto dolce, viola da gamba e basso continuo
Da “Essercizii Musici” Triosonata in Fa Maggiore TWV 42:F3, per flauto dolce, viola da basso continuo
Sonata in La Maggiore TWV 41:A6 per violino e basso continuo
Da “Essercizii Musici” Triosonata per flauto dolce, violino e basso continuo
L’ensemble vocale e strumentale prende il nome dal trattato di Pietro Cerone El Melopeo y maestro (1613), nel quale si delinea la figura del musico perfecto e si teorizzano le basi dell’idioma musicale che caratterizzerà il repertorio Barocco. Si tratta, quindi, di un’opera di transizione, intrisa della tradizione musicale culminata nel nitore contrappuntistico del Rinascimento, e tesa al nuovo linguaggio basato su effetti chiaroscurali e contrastanti. Base dell’interpretazione musicale è lo stretto rapporto che da sempre ha unito la parola alla musica. La fusione tra questi due elementi e il loro rapporto di equilibrio portano alla necessaria ricerca di una prassi esecutiva che naturalmente stimoli il discorso musicale evidenziando le caratteristiche di ogni brano.
L’ensemble strumentale, ad organico variabile, inizia le sue attività nel 2007 dall’incontro di tre giovani musicisti che se dedicano all’esecuzione del repertorio barocco su strumenti originali. Da allora si esibisce in numerose manifestazioni in Italia, Francia, Ungheria, Slovenia e Russia avvalendosi dalla collaborazione dell’Associazione Culturale “Danzar Cortese” (danze storiche) e del Coro da Camera dell’Università degli Studi di Padova.
6 AGOSTO
TIEPOLO BRASS QUARTET
Diego Cal, Luca Del Ben, trombe
Martina Petrafesa, corno
Lorenzo Tommasini, trombone
Programma:
Nessun dorma (Giacomo Puccini), Adios Nonino (Astor Piazzolla), Beale Street Blues (C. W. Handy), Glenn Miller Medley (Glenn Miller), Thats a Plenty (Lew Pollack), Oblivion (Astor Piazzolla), Tico tico (Abreau), Bohemian Rapshody (Freddy Mercury), Greetings From Italy (Autori Vari), Tributo a Ennio Morricone
Il Tiepolo Brass Quartet, creato e diretto dal trombettista friulano M° Diego Cal, è un gruppo d’ottoni formato da quattro musicisti che si destreggiano con virtuosismo e divertimento all’interno di un repertorio molto vasto, che spazia dal barocco alla musica contemporanea.
Il quartetto, formato dalle prime parti della più grande Harmonie Brass Orchestra è composto da musicisti accomunati dal desiderio di far conoscere al pubblico le qualità e le sonorità degli ottoni.
Divertire e divertirsi: questo è l’intento del Tiepolo Brass Quartet che si presenta con un programma vario per fa risaltare, ad ogni concerto, le poliedriche possibilità esecutive degli ottoni sia negli aspetti virtuosistici che in quelli melodici, mettendo in evidenza l’esecuzione e la tecnica di ogni singolo strumento.
Un ensemble poliedrico ed eclettico, che accompagna lo spettatore in un viaggio musicale coinvolgente con l’esecuzione di brani originali per ottoni fino alle trascrizioni di famose melodie che hanno segnato la storia della musica e la storia del cinema.
27 AGOSTO
Marcello Tonolo Quartet
Andrea Pimazzoni – sax tenore
Marcello Tonolo – pianoforte
Domenico Santaniello – contrabbasso
Marco Carlesso – batteria
Programma:
Il gruppo, di recente formazione, esegue un repertorio che comprende composizioni originali, alcune inedite, e arrangiamenti di brani della grande tradizione americana di compositori come Cole Porter, Rogers & Hart, Chan & Styne, Jerome Kern.
5 SETTEMBRE
Leonora Armellini, pianoforte
Programma:
Serata Chopin
Notturno op. 32 n. 1 in Si maggiore
Grande Valzer brillante op. 34 n. 1
Ballata n. 4 op. 52 in fa minore
4 Mazurke op. 41
Polacca op. 53 “Eroica”
Vincitrice del Premio Janina Nawrocka per la “straordinaria musicalità e la bellezza del suono” al Concorso Chopin di Varsavia (2010), la pianista Leonora Armellini (1992) si esibisce come solista, camerista e con numerose orchestre in prestigiose sale in tutto il mondo. Intraprende lo studio del pianoforte con Laura Palmieri a quattro anni e si diploma a dodici con 10, lode e menzione, vincendo il “Premio Venezia” l’anno dopo. Prosegue gli studi con Sergio Perticaroli presso l’Accademia di S. Cecilia di Roma, diplomandosi con lode (2009). Dopo gli studi con Lilya Zilberstein ad Amburgo, si perfeziona con Boris Petrushansky all’Accademia di Imola. Nel 2014 pubblica con Matteo Rampin il libro di divulgazione musicale “Mozart era un figo, Bach ancora di più” (Salani).