Proseguono le iniziative musicali della Fondazione Cassamarca presso la Chiesa di Santa Croce a Treviso, dove è custodito l’organo storico più antico della città: un Pietro Nachini del 1750.
In occasione del 250° anniversario della morte di Pietro Nachini (Petar Nakić, 1694-1769), venerdì 6 dicembre 2019, alle ore 18, si terrà il concerto:
“QUANDO A CANTAR CON ORGANI SI STEA”
(Dante, Purgatorio IX, 144)
Si esibiranno: Camilla Rutelli voce recitante, Anna Tarca soprano e Giovanni Feltrin organo su musiche di Tommaso Albinoni, Johann Kuhnau, Georg Friedrich Händel, Bernardo Pasquini, Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi.
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Pietro Nachini (in croato Petar Nakić), il più celebre costruttore di organi della scuola veneziana settecentesca, nasce in Dalmazia nel febbraio 1694; all’età di diciotto anni entra nel convento dei frati minori osservanti di Sebenico, prendendo il nome di fra Paolo. Alcuni anni dopo si trasferisce a Venezia, dove prosegue gli studi teologici, matematici e di architettura con padre Pietro Antonio Foresti e dove inizia a occuparsi di strumenti a canne. Nel 1729 chiede e ottiene che gli sia riconosciuta nulla la professione religiosa, diventando così prete secolare; nello stesso anno forma una società organaria con i sacerdoti Bortolo Peretti e Giovanni Pierantoni, ma pochi mesi dopo questo sodalizio si scioglie e Nachini inizia l’attività indipendente aprendo la propria bottega a Venezia in Barbaria delle Tole nelle vicinanze del convento di S. Francesco della Vigna. Muore a Conegliano il 16 aprile 1769.
La sua produzione artistica comprende 2 clavicembali e oltre 400 organi. Gli organi superstiti sono vivi testimoni dell’alto livello artistico raggiunto dal maestro dalmata. Come rileva lo studioso Renato Lunelli, la fonica dei suoi organi risulta orientata verso il completamento della famiglia dei registri impiegando canne di diametro largo ed includendo in via definitiva il registro chiamato “Cornetta”.
Si deve ancora al Nachini l’innovazione di collocare le ance davanti alle canne di prospetto; un accorgimento volto a semplificare la struttura meccanica dell’organo, attraverso un sistema perfetto di catenacciature.
L’organo custodito nella chiesa dell’ex Ospedale di Santa Maria dei Battuti (Chiesa di S.Croce) è il più antico della nostra città e uno tra i più belli e preziosi della Marca trevigiana. Costruito nel 1750, accuratamente restaurato in un recente passato, è apprezzato per la ricchezza sonora e le infinite sfumature timbriche.