Ritorna a Casa dei Carraresi il prof. Andrea Franco, docente di Storia dell’Europa Orientale presso l’Università di Macerata, che il 16 novembre alle 18, sarà ospite dei “Giovedì della cultura” con una conferenza dal titolo Russia e Ucraina: popoli fratelli o nemici irriducibili?
Dopo la prima parte affrontata lo scorso anno, il Docente si soffermerà stavolta sull’Età del Cosaccato e il Settecento. La conferenza vuole porre in evidenza i legami storici che stringono in un forte legame le nazionalità russa e quella ucraina, come pure i motivi delle profonde fratture che le separano. Virtuale continuazione della lezione svoltasi lo scorso febbraio, incentrata sull’eredità della Rus´ kieviana – reclamata secondo modalità differenti tanto dai Russi quanto dagli Ucraini -, l’incontro del 16 novembre porta le lancette della storia in avanti sino al Seicento, epoca aurea del Cosaccato, al fine di spiegare l’evoluzione di questo potentato, i suoi valori, oltre che la percezione che di questo soggetto ha elaborato la storiografia ucraina, che tende a considerare il Cosaccato alla stregua di una sorta di proto-Stato ucraino. Verranno affrontati dei temi fondamentali – quanto poco noti all’opinione pubblica europeo-occidentale – quali ad esempio il significato del Trattato di Perejaslav (1654), sottoscritto dai Cosacchi ucraini e dal Gran Principato di Moscovia in funzione anti-polacca: secondo il punto di vista russo, ciò sancì l’attestazione ufficiale della dedizione eterna della “sorella minore ucraina” nel grembo della sua consanguinea protettrice moscovita; nella visione ucraina, invece, i contraenti avrebbero inteso sottoscrivere semplicemente un patto transitorio e fra pari. Alla base di ogni considerazione, il rapporto di “fratellanza asimmetrico” fra lo Stato moscovita, dotatosi di una struttura imperiale, e la nazionalità ucraina, per gran parte della sua storia impossibilitata a darsi una forma statale, soggiogata come fu fra gli antagonisti polacco-lituano e quello moscovita. Nel corso dell’ultimo secolo, al fianco della narrazione storica russa – finalizzata a giustificare la dimensione imperiale dello Stato, come pure il ruolo di supremazia dell’elemento russo rispetto alle altre nazionalità slave-orientali -, è emerso un discorso pubblico puramente ucraino, mirante a sottolineare la liceità di una prospettiva di autonomia politica e culturale rispetto all’elemento russo.
Andrea Franco, nato a Treviso nel 1974, ha conseguito presso il Liceo Canova la Maturità classica, per poi laurearsi cum lode (laurea Triennale e Magistrale) in Storia presso l’Università Ca’ Foscari, con una specializzazione sulla Storia dei Paesi Slavi. In seguito, ha svolto il Dottorato di Ricerca all’Università di Udine, affinando la propria preparazione sul pensiero russo dell’Ottocento, sulla nascita del movimento nazionale ucraino nel XIX secolo, studiando soprattutto il pensiero di Kostomarov. Negli ultimi anni si è dedicato anche alla storia dello sport, fra l’epoca tardo-zarista e il 1956, con una particolare attenzione sulla storia dello sci e della scherma. Ha svolto periodi di studio a Stoccolma, Parigi, San Pietroburgo e Mosca. Annovera circa 50 articoli scientifici e la monografia Le due nazionalità della Rus´. Il pensiero di Kostomarov nel dibattito ottocentesco sull’identità ucraina (Aracne, 2016). Sta lavorando a un nuovo volume che sarà dedicato proprio alle narrazioni della storia in Russia e Ucraina.
Ricordiamo che il ciclo di conferenze della Fondazione Cassamarca prevede un incontro ogni giovedì alle 18, da qui al 30 maggio 2024, a Casa dei Carraresi, con qualche incursione anche alla Chiesa di Santa Croce per gli eventi musicali.
Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 133 e hanno riguardato una molteplicità di temi, come sarà anche in questa stagione: arte, storia, geografia, filosofia, religione, fotografia, letteratura, sport, fumetti, cinema, psicologia, viaggi impossibili, paesi scomparsi, natura, biologia. Sono previsti anche alcuni appuntamenti musicali e la proiezione di un film. Il tutto sempre con apertura gratuita al pubblico.
Cena a tema ai Brittoni
Tra le novità, in collaborazione con il ristorante Ai Brittoni, situato a piano terra di Casa dei Carraresi, sarà possibile fermarsi a cena e degustare un menù studiato di volta in volta in base al tema della conferenza e proposto al prezzo fisso di 30 Euro.