Giovedì 22 giugno, alle ore 20.45 a Casa dei Carraresi, verrà presentato il nuovo numero della rivista “Schola”, interamente dedicato a una riflessione sulla Battaglia di Lepanto del 1571, frutto di una Giornata di studi effettuata in occasione del 450’ anniversario.
Presenteranno la pubblicazione Luigi Garofalo (Presidente di Fondazione Cassamarca e componente del Comitato scientifico di Schola), Mario Po’ (direttore di Schola) e Giampaolo Scarante (già ambasciatore d’Italia in Turchia).
La Rivista “Schola” è emanazione del Polo Culturale e Museale della Scuola Grande di San Marco di Venezia, che possiede quattro raccolte museali, una biblioteca storica, un archivio antico, due chiese con opere importanti, una vastissima area monumentale. “Schola” si propone di approfondire una riflessione sul significato del trinomio caritas-cultura-storia, nella sua capacità di parlare nella contemporaneità senza anacronismi. La Rivista ha una cadenza bimestrale e si avvale di un Comitato Scientifico prestigioso tra i cui membri annovera Salvatore Settis, Carlo Ossola, Luigi Garofalo, Egidio Ivetich, Vasileios Koukousos, Marie Christine Jamet, Daniela Rizzi, Stefano Gasparri e altri.
Il numero di “Schola” che sarà presentato è dedicato interamente alla battaglia di Lepanto, che si svolse l’8 ottobre 1571 tra la flotta cristiana della Lega Santa e la flotta turca. L’episodio costituisce uno dei più importanti eventi militari e politici di tutti i tempi, con aspetti rilevanti anche nella vita religiosa europea, nell’arte, nella letteratura e, persino, negli scenari geopolitici attuali. Oltre il protagonismo del Papa San Pio V, che operò intensamente per accordare molti Stati europei (in primis la Spagna-Austria), un ruolo preminente venne assolto dalla Repubblica di Venezia, con le sue galee guidate dal vecchio Capitano da Mar Sebastiano Venier. Per i turchi fu una disfatta gigantesca, che rappresentò per loro una fondamentale lezione talassocratica. Il saggio introduttivo di Mario Po’ – accompagnato da vari contributi di esperti sulle posizioni degli spagnoli, dei genovesi Doria, dei nobili Colonna, ecc. – prende avvio proprio da questo dato per indagare sui risvolti del perdurante mito imperiale della Turchia, che tanto preoccupa oggi.