Prosegue il ciclo di conferenze promosso dalla Fondazione Cassamarca e dedicato a due grandi temi, “Classico” e “Universo”, che saranno affrontati, nelle loro molteplici declinazioni, da personalità della cultura e della scienza.
L’appuntamento del 4 novembre sarà dedicato alla presentazione del volume “Lightness thant inspires”, Antiga Edizioni.
Fotografie di Carlo Guttadauro
Prefazione di Massimo Donà
Prendendo ispirazione dalla letteratura antica, dal De Rerum Natura di Lucrezio e dalle Metamorfosi di Ovidio, fino alla contemporanea di Italo Calvino in Lezioni Americane, il concetto di “leggerezza” è al centro delle pagine del volume fotografico di Carlo Guttadauro. Il soggetto? Il Prosecco: «Le immagini scelte si muovono come le bollicine; rendono leggeri i palazzi, i castelli, le sculture, i ponti, gli affreschi e le tavole che pur ritraggono il reale con grande maestria. Trasformandolo e facendolo vedere sotto un’altra luce» (dall’introduzione di Massimo Donà).
Gioco, sperimentazione e leggerezza sono il fil rouge che conduce all’interpretazione degli scatti fotografici di Guttadauro, il quale afferma che nel viaggio tra il Veneto e il Friuli – e nella libertà che il Processo DOC gli ha accordato – ha trovato materia interessante da cogliere e scoprire nella sua luce, nelle sue ombre e nei suoi colori, ma con spirito libero e leggero, come le bollicine.
«Ora, il mio più grande desiderio? Che nelle fotografie si legga in filigrana – come direbbe Malraux, parlando della “struttura Vermeer” – non una tela caduta nelle mani del pittore, ma il sistema di equivalenze che fa sì che tutti i momenti del quadro, come centro aghi su cento quadranti, indichino la stessa insostituibile deviazione. Lì, in quella piega si fonderà ciò che resta».