L’Università Ca’ Foscari Venezia e la Fondazione Cassamarca di Treviso congiuntamente danno notizia del contratto di locazione del compendio immobiliare “San Paolo” (noto come ex Distretto Militare di Treviso) sottoscritto il 31 agosto con effetti decorrenti dall’1 settembre, per la durata massima di dodici anni (6+6), per un corrispettivo annuo di circa 200.000 euro (asseverato dall’Agenzia del Demanio).
Attraverso questo importante sforzo economico, Ca’ Foscari dimostra di essere determinata a mantenere la sua presenza a Treviso.
All’impegno dell’Ateneo si aggiunge inoltre il fondamentale contributo di Fondazione Cassamarca, che mette a disposizione i locali del Palazzo San Leonardo a titolo di comodato gratuito, dove oltre a Ca’ Foscari svolge le proprie attività didattiche anche l’Università di Padova.
La Rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia Tiziana Lippiello: «A Treviso, grazie alla collaborazione con Fondazione Cassamarca, Ca’ Foscari è presente da oltre 25 anni: i nostri corsi di laurea interdisciplinari di ambito economico e linguistico hanno dimostrato di saper interpretare le esigenze del tessuto sociale ed economico di un territorio in continua evoluzione e hanno contribuito ad imprimere un decisivo impulso all’internazionalizzazione. Con questo ulteriore sforzo economico, il nostro Ateneo conferma di credere nel ruolo strategico della propria presenza a Treviso e ribadisce la propria volontà di collaborare con le realtà del territorio (amministrazioni, associazioni imprenditoriali ecc.) nel rilancio di un progetto condiviso».
Il Presidente della Fondazione Cassamarca Luigi Garofalo: «È con viva soddisfazione che Fondazione Cassamarca ha siglato il contatto di locazione con l’Università Ca’ Foscari, perché ciò assicura la presenza nella nostra città, per un tempo assai prolungato, di un’istituzione di alta cultura che qui ha sempre ben operato. Dopo aver erogato, a favore del progetto di prestigiosi Atenei a Treviso, duecento milioni di Euro, la Fondazione è orgogliosa di poter ancora sostenerlo con vigore, attraverso la concessione di edifici a titolo gratuito e mettendo a suo servizio altri pregevoli compendi immobiliari, come appunto quello dell’Ex Distretto».