Treviso, 30 maggio 2017
Il Consiglio di Indirizzo e di Programmazione della Fondazione Cassamarca ha approvato oggi all’unanimità il Bilancio Consuntivo 2016 predisposto dal Consiglio di Attuazione e Amministrazione nella seduta del 24 maggio scorso.
Il Bilancio evidenzia:
· un disavanzo d’esercizio pari a Euro 6.457.666, derivante dall’applicazione della nuova normativa contabile, entrata in vigore nel dicembre 2016, sulla valutazione degli strumenti finanziari derivati per Euro 4.202.864 e da una contrazione delle entrate finanziarie che si attestano a Euro 5.848.650;
· sul fronte degli oneri di gestione si segnala un’ulteriore riduzione, che li fissa a Euro 3.890.806 grazie al proseguimento delle attività di spending review, che ha permesso di abbattere del 10% tale voce rispetto all’anno precedente e del 60% rispetto al 2007, anno ante-crisi;
· una spesa complessiva per l’attività istituzionale suddivisa tra attività erogatrice e finanziamento dei costi istituzionali delle società strumentali pari a Euro 8.049.630 di cui Euro 3.399.681 riferiti alle attività della società strumentale Teatri e Umanesimo Latino Spa.
È necessario segnalare che, nel Bilancio appena approvato, sia la perdita registrata sui derivati, sia ulteriori perdite annotate nell’area finanziaria del conto economico, sono dipese dall’andamento molto fluttuante e non favorevole del titolo Unicredit; la stessa conferitaria ha inoltre erogato dividendi in misura ulteriormente ridotta rispetto a quella, già molto penalizzante, degli esercizi precedenti, passando dai 25 milioni di Euro ante-crisi a 1,6 milioni di Euro del 2016. E’ peraltro mancata, da parte della stessa Conferitaria, come avveniva per il passato, l’erogazione di contributi diretti alle attività della società strumentale Teatri e Umanesimo Latino.
“I dati del Bilancio 2016 – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Cassamarca, avv. on. Dino De Poli – rispecchiano lo sforzo costante della Fondazione per continuare a sostenere, nonostante le mutate condizioni, i progetti avviati nel passato, in particolar modo il Progetto Università e il Progetto Teatri che sono anche gravati da una significativa voce per gli ammortamenti di legge generati dagli investimenti immobiliari. Il legame e l’affetto con il territorio della Marca sono e restano il presupposto di fondo e la spinta che ci porta a fare sacrifici per non disperdere quanto sin qui fatto”.
Da segnalare che nel 2016, la Fondazione ha completato le procedure di revisione dello Statuto e dei Regolamenti per le Nomine, per le Attività Istituzionali e per la Gestione del Patrimonio Finanziario, come previsto dall’applicazione del Protocollo MEF-ACRI.
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